CORSI DI MUSICA

L’Associazione Il Tango delle Civiltà propone differenti tipologie di corsi di musica e musicoterapia destinati a partecipanti di ogni livello e di tutte le età che offrono uno spazio di espressione artistica e personale, uno spazio protetto in cui potersi esprimere.
Per quanto riguarda la musicoterapia, la World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel 1996 la seguente definizione:
“La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.”

I nostri corsi di musica

Ogni percorso può essere svolto in spazi privati, circoli del territorio, scuole, centri diurni, case di riposo (vedi tutte le sedi dei corsi).
Il Tango delle civiltà propone al momento:

  • “Tutti su per terra”: Laboratorio di canti e storie in musica (percorsi di musicoterapia e pedagogia musicale per bambini da 0 a 99 anni)
  • “Musicainsieme”: laboratorio di ascolto, co-creazione di una canzone a tema (se realizzato nelle scuole, il tema sarà concordato con le insegnanti)

La musica secondo noi

La musica ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’individuo: l’ascolto attivo e la pratica musicale sono di stimolo per le funzioni cognitive, quelle funzioni cioè che permettono i processi di conoscenza della realtà.
La musica agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, stimolo per sviluppare le potenzialità espressive e creative della persona.
Montessori e Suzuki sostengono entrambi la centralità dell’apprendimento musicale nei bambini e, soprattutto, che non si possa distinguere tra bambini dotati o meno: ciascuno alla nascita possiede dei talenti che si possono sviluppare se lo permette l’ambiente in cui crescono.
Per secoli l’educazione musicale è stata identificata con lo studio della tecnica strumentale, peraltro relegata a istituti specifici come i conservatori, e comunque troppo spesso orientata a incentivare il virtuosismo più che a sviluppare la musicalità, magari per ottenere l’apprezzamento del pubblico e soddisfare in fretta le aspettative di successo dei genitori.
Per crescere il bambino ha invece bisogno di esprimere se stesso e le sue emozioni in un ambiente ricco di ‘facilitatori’ in cui vivere apertamente le proprie esperienze e la propria condizione personale cercando di scoraggiare fin da subito la comparsa di atteggiamenti demotivanti e di scarsa autostima.
Educare al suono e alla musica vuol dire anche educare al silenzio e alla concentrazione.

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